L’attuale situazione ha imposto la necessità, da parte di Vite in Riviera, di esprimere diverse considerazioni relative al comparto vitivinicolo e olivicolo ligure, sia per quanto riguarda l’aspetto economico sia per l’esigenza di una forte spinta promozionale legata al territorio e ai prodotti liguri, a livello locale ed extra-territoriale.
“Per affrontare questo momento – spiega Massimo Enrico, Presidente di Vite in Riviera – è nata l’esigenza, come Rete d’Impresa, di sviluppare un fronte comune di proposte e richieste, da portare avanti in forma univoca, che abbiamo racchiuso in un documento inviato alle Istituzioni nazionali e locali”.
Vite in Riviera chiede, a sostegno del comparto vitivinicolo e olivicolo, misure volte al supporto delle aziende mediante fondi di rotazione che permettano un rapido ottenimento di liquidità; la reintroduzione, in maniera maggiormente fruibile dello strumento dei voucher; la proroga dei termini dei diritti d’impianto.
Domanda il prolungamento dei termini per l’esecuzione e realizzazione dei progetti inseriti nelle varie misure del PSR e la velocizzazione per la liquidazione dei PSR già rendicontati e/o di prossima rendicontazione; l’emissione immediata di nuovi bandi per tutte le misure attivabili dei PSR per sostenere gli investimenti aziendali.
Chiede la non sanzionabilità per la mancata e tempestiva annotazione sui registri telematici delle operazioni in cantina; la possibilità, limitatamente alla campagna vendemmiale 2020, di ampliare la percentuale del taglio di annata tra annate diverse della stessa tipologia di vino.
Domanda il credito d’imposta per la locazione dei terreni e degli immobili a uso strumentale delle imprese vitivinicole e olivicole; la rimodulazione di quanto contenuto nel decreto Cura Italia in riferimento alla sospensione della riscossione coattiva delle cartelle e/o del pagamento rateale delle stesse, passando dall’attuale formulazione alla sospensione integrale fino a giugno 2020 e la ripresa dei pagamenti rateali, singolarmente, mese per mese, da luglio 2020.
Vite in Riviera chiede inoltre l’adozione della formula del credito d’imposta per le accise pagate nelle fatture delle utenze dal mese di marzo 2020 sino al termine del periodo di chiusura delle attività; l’emissione immediata della Rottamazione Quater e Saldo e Stralcio Bis per tutti i ruoli consegnati alla concessionaria per la riscossione, alla data del 31.12.2019.
Riguardo la promozione si richiede il finanziamento diretto delle Istituzioni per la campagna di comunicazione del comparto vino/olio, abbinato al settore della pesca e della ricettività, da condividere con gli attori del territorio ligure.
Vite in Riviera domanda infine alla Regione Liguria di riunire a un Tavolo gli Assessori e i dirigenti dei settori interessati – Sviluppo Economico, Agricoltura, Turismo – le Associazioni di Categoria, accompagnate da realtà come Vite in Riviera, i Consorzi dell’Olio, del Basilico e del Levante.
Unitamente alle richieste, Vite in Riviera ha sviluppato un pacchetto di proposte volto a incentivare l’attività aziendale, con l’ambizione di funzionare come leva per un modello integrato di lavoro, riflettendo sugli aspetti economici e di promozione.
Le 27 aziende della rete d’impresa s’impegnano a non “svendere” i loro prodotti, mantenendo i listini e le condizioni in essere già stabiliti da ciascuno per l’annata commerciale 2020. S’impegnano fortemente nel proseguire la propria attività di comunicazione, con fotografie, video, degustazioni, per una continua veicolazione di contenuti aziendali.
Vite in Riviera realizzerà una cartina territoriale sulla quale verrà indicata l’ubicazione di ogni singola azienda della Rete e i punti d’interesse storico/culturale/paesaggistico: strumento che verrà distribuito dalle aziende stesse attraverso Info Point turistici e convenzioni con le Associazioni delle strutture ricettive. Si adopera inoltre nel realizzare “Vini di Vite in Riviera”: una carta dei vini dove ogni azienda della Rete sarà presente con una referenza – un totale di 27 referenze territoriali – o più referenze in caso di richieste supplementari da parte delle strutture ricettive che aderiranno al progetto.
Continuando l’impegno nel campo della promozione, Vite in Riviera realizzerà dei video-degustazione con opinion leader e giornalisti del mondo del vino e redazionali su importanti riviste di settore, dedicati alle Denominazioni della Riviera Ligure di Ponente.
S’impegna nel proseguire l’esecuzione del progetto in essere dedicato all’organizzazione e promozione di alcuni Eventi di alto livello sul territorio, coperto dal PSR, traslando in estate e autunno le attività già programmate, e a sviluppare la possibilità d’inserimento dell’E-commerce sul sito di Vite in Riviera avendo come base logistica l’Enoteca Regionale a Ortovero.
Non viene meno il sostegno e il supporto nella realizzazione delle iniziative promozionali attuate dall’Enoteca Regionale di Liguria e la forte disponibilità nella collaborazione con tutte le Istituzioni, al fine di sviluppare un format di comunicazione, e nel proseguire e incrementare la campagna Vino e Olio promossa dalla Regione Liguria.
Nata nell’ottobre 2015 con la sottoscrizione del Contratto di Rete, Vite in Riviera raggruppa 27 aziende vitivinicole e olivicole, ubicate tra le provincie di Savona e Imperia, con l’obiettivo di divulgare e promuovere i vini e gli oli liguri della Riviera di Ponente.
Tre aziende sono certificate biologiche, tre sono in fase di conversione e la maggior parte non utilizza concimi chimici e diserbanti: espressione di un territorio che pone grande attenzione verso la sostenibilità ambientale. La produzione complessiva annua dei soci di Vite in Riviera è di circa 1.300.000 bottiglie e gli ettari vitati totali sono 146 (dato di aprile 2020); tra le 27 aziende vi sono due Cooperative Agricole che annoverano 200 conferitori cadauna. Due terzi delle realtà di Vite in Riviera esporta all’estero e i paesi di maggior esportazione sono Danimarca, Finlandia, Svezia, Norvegia, USA, Germania, Regno Unito, Svizzera e Giappone.
Punti di forza della Rete sono l’accoglienza e le strutture ricettive: tutte le aziende propongono degustazioni e wine experience, alcune possiedono agriturismi con camere ed effettuano servizio di ristorazione.