Ad uno dei corsi giornalistici che ho compiuto in giovane età ricordo molte bene che il docente ci spiegava che per fare uno scoop giornalistico non bisogna cercare il cane che morde l’uomo ma l’uomo che morde il cane. Questa frase mi è tornata in mente ieri quando un messaggio di WhatsApp mi informava dell’infortunio occorso a Roberto Panizza sabato in una dimostrazione al Mercato Civico di Savona. Per i pochi che non lo sanno Roberto è l’ideatore del Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio che si svolge a Genova con cadenza biennale e ha contribuito in maniera sostanziale all’affermazione del Pesto come icona dell’enogastromia ligure, nonché titolare del Il Genovese, uno dei ristoranti più rinomati della nostra regione per i piatti tradizionali. In questi anni ne abbiamo parlato moltissimo soprattutto per le sue performance con il suo mortaio gigante con il quale svolge un’opera divulgativa che gli ha valso una fama che ha ormai varcato il confini nazionali: da Dubai a San Francisco, da Parigi a Londra non si contano le sue trasferte. Questa volta però il fedele mortaio gli ha fatto un brutto scherzo e così invece di essere pestato ha deciso che, per una volta, sarebbe stato lui a pestare Roberto. I quasi 50 kg si sono così abbattuti sul suo piede, ma come ha ben detto sulla sua pagina Facebook, “the show must go on” e ha terminato con onore la prestazione, prima di recarsi al pronto soccorso e scoprire la rottura dell’alluce con una prognosi di 20 gg. Non so se l’Inail gli riconoscerà un infortunio sul lavoro ma Roberto ha preso la cosa con filosofia e commentando al telefono l’accaduto ci siamo fatti quattro risate su questo “contrappasso” che ha dovuto subire. Per la cronaca il mortaio è uscito indenne dall’incidente ed è pronto a riprendere il suo ruolo di “pestato” nelle prossimi uscite.
Dalla redazione di Liguria Food auguri di pronta guarigione!