Il genovese Vincenzo Galati “incoronato” a Diano Castello Miglior sommelier Ais del Vermentino

Vincenzo Galati, sommelier della Delegazione Ais di Genova, è il miglior sommelier del Vermentino. E’ lui, infatti, il vincitore della nona edizione del Master organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier venerdì 7 luglio. Secondo posto per Iacopo Tonelli e terzo per Ilaria Lorini, entrambi della Delegazione di Firenze.

Il concorso, quest’anno, si è svolto a Diano Castello, in questi giorni in fermento per la manifestazione che, ormai da trent’anni, il fascinoso borgo (uno dei più belli d’Italia) dedica ad una delle sue produzioni più prestigiose. La Giuria che ha valutato i candidati era costituita dal presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Liguria Marco Rezzano, dal responsabile Nazionale Concorsi Maurizio Zanolla, dal responsabile Regionale Concorsi Sergio Garreffa, dallo chef Jacopo Chieppa del ristorante Equilibrio di Dolcedo e dal giornalista esperto di enogastronomia Stefano Pezzini.

I tre finalisti hanno superato la prova scritta della mattina, sbaragliando la concorrenza formata da moltissimi sommelier provenienti da tutta Italia. Nel pomeriggio la prova pratica, un quarto d’ora a testa dove dimostrare la propria preparazione. Si comincia con la degustazione di due tipologie di Vermentino, i concorrenti devono saper valutare il vino e, soprattutto, saperlo comunicare. Ci sarebbe anche da indovinare di quale cantina è, ma basterebbe saperlo “inserire” nella sua zona di produzione: Liguria (ma quale, Ponente o Levante), Sardegna (ma quale, Gallura o Campidano), Toscana (ma quale, Bolgheri o Maremma). Si continua con gli abbinamenti, tre piatti (antipasto, primo, secondo) che “chiedono” vermentini diversi, per zona di produzione o anzianità di maturazione, e ancora un abbinamento tra tre bottiglie (una sola è quella giusta) e un piatto semplice, ma complesso per il giusto equilibrio. Si valuta anche la professionalità nel servizio, ovviamente. Ultima prova la spiegazione delle tre regioni del Vermentino, le loro differenze nel bicchiere, le loro caratteristiche. Si giudica la preparazione, ma anche la capacità di esposizione e come si tiene il palco. La giuria si esprime in numeri e alla fine il risultato è semplice da raggiungere, basta sommare…E la somma dice Vincenzo Galati che, tra l’altro, aveva già vinto il titolo di miglior Sommelier della Liguria.

«Il successo di questi concorsi continua a crescere – commenta Marco Rezzano – come testimoniano gli iscritti ogni anno provenienti, oltre che dalla Liguria, dall’Emilia Romagna, dal Molise, dalla Puglia e, quest’anno anche dalla Toscana, attirati non solo dal premio in palio, ma anche dal valore professionale del trofeo che concorre a certificare capacità e preparazione di una figura sempre più richiesta nel mondo del lavoro, sia in Italia che all’estero, dove il sommelier di formazione Ais gode di ottima reputazione».

Le fotografie sono dell’amica Valeria Fazio, sommelier Ais, ovviamente…

 

Ti potrebbe piacere anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *