La Lucerna di Ferro, il mare sotto al tavolo

Seduti al tavolo de La Lucerna di Ferro è facile capire perché scrittori come Cesare Pavese, Giulio Einaudi, Eugenio Montale, Vittorio Sereni abbiano eletto Bocca di Magra a loro residenza estiva. Siamo nell’ultimo lembo di Liguria di Levante e le Alpi Apuane con il loro marmo sono proprio davanti a noi: le vetrate appaiono come un grande schermo e la barca a vela che ci passa davanti rafforza la sensazione di assistere alla proiezione di uno spot realizzato da una grande azienda di comunicazione. La vista si volge a sud verso la foce del Magra dove le vele di windsurf completano questa tavolozza di colori. Sembra di essere nel salone di una nave da crociera e non ci rimane che rilassarci e fare quattro chiacchiere con Valter Sandri che ci racconta la storia del locale.

Siamo nel primo dopoguerra e Francesco Ferro lascia la sua Sicilia per approdare in Liguria. Nel 1961 costruisce il ristorante e durante i lavori trova una lucerna romana che fornisce lo spunto per dare il nome al nuovo locale. Il locale ha successo e ha bisogno di nuovi spazi e così Francesco riesce a realizzare la piattaforma sul Magra: un’intuizione che si rileverà azzeccatissima. Ad aiutarlo nella gestione sono la moglie Edda con le sorelle Saura e Carla che per oltre 40 anni portano avanti il locale. Nel 2001 arriva il cambio generazionale: la figlia di Francesco, Giusi Ferro con il marito Valter, decidono di abbandonare il posto sicuro in banca ad Alba per continuare la tradizione di famiglia. La ristorazione sta cambiando e avendo vissuto in una delle capitali mondiali dell’enogastronomia la coppia intraprende con passione e voglia di migliorarsi la nuova avventura. Valter in cucina e alla ricerca dei prodotti e Giusi in sala e alla parte amministrativa.  La vecchia piattaforma sul Magra comincia a far vedere i segni del tempo e parte il progetto per la ristrutturazione. Un iter che richiede oltre 10 anni di pratiche, incontri, modifiche ma che nel 2017 vede finalmente la luce.

La nuova struttura è un esempio di come si può armonizzare la modernità con la tradizione e ora il locale può veramente fare il salto di qualità. All’ingresso una moderna cucina a vista accoglie i commensali che poi si accomodano nella sala con la netta impressione di essere sospesi sull’acqua. Le finestre scorrevoli permettono nelle belle giornate di usufruire del fresco dell’acqua senza bisogno di aria condizionata. È possibile arrivare alla Lucerna di Ferro direttamente in barca grazie agli approdi in Teak che circondano la piattaforma e sul tetto è stata creata una terrazza dalla quale si può ammirare a 360 gradi lo splendido panorama.

Conosciamo intanto la nuova generazione di famiglia, Valter e Giusi hanno saputo trasmettere la loro passione per la ristorazione ai tre figli: Martina e Alberto si occupano della sala, Gianmarco, dopo aver ottenuto il diploma di sommelier, è il responsabile della carta dei vini. Con una location del genere l’aspettativa per l’offerta gastronomica è altissima ed il compito è affidato a chef Paolo Sanvitale. Lo osserviamo mentre è alle prese con la panificazione a cui viene dedicata particolare attenzione con il mantenimento di un proprio lievito madre. La grande quantità che vediamo infornare è destinata sia al ristorante sia alla pizzeria.

Paolo viene da un passato di sport professionistico, la bicicletta, che ha abbandonato per la passione per la cucina. Esperienze in ristoranti stellati anche all’estero, tanto studio e sperimentazione che lo avevano portato ad aprire un suo ristorante a La Spezia. Nel 2017 avviene l’incontro con la famiglia Ferro-Sandri che gli dà fiducia mettendolo a governare la brigata. Uno chef di poche parole che osserviamo lavorare dietro la vetrata e che ci ha preparato un gran menù. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di pranzare in quasi tutti i ristoranti di alto livello della Liguria e non ho difficoltà a dire che è uno dei pranzi che ricorderò più a lungo. Con una location del genere il mare è il protagonista.

Tradizione ligure, influenze derivanti dalla Sicilia (terra di origine della famiglia) e quanto portato dalle Langhe da Valter si uniscono per una proposta originale.

La Tartare di tonno rosso del Mediterraneo battuta a coltello servita con guacamole di pomodoro, cipolle di Tropea e capperi è splendida come impiattamento e fantastica al gusto e il Cappon Magro rispetta la tradizione: apprezziamo anche la scelta di utilizzare il pane di propria produzione al posto della galletta del marinaio. I Paccheri alle vongole veraci e bottarga di tonno rosso di “Favignana” fresca ci portano in Sicilia da dove provengono alcune materie prime di altissima qualità. Il Risotto “Colori” e Gamberi (Riso Carnaroli “Riserva San Massimo”, Gamberoni nostrani e polvere di mare) è assolutamente da provare. Arrivano poi i secondi con il Baccalà pane e pomodoro (il gazpacho di pomodoro ci sorprende per il sapore e scopriamo che tra gli ingredienti figurano anche le pesche che gli donano un sentore particolare) e il pescato del giorno al forno cotto nel suo brodo aromatico servito con verdure di stagione. Concludiamo il pasto con la Bavarese ai tre cioccolati e frutti di bosco e un rinfrescante semifreddo allo yogurt greco limone e zenzero. Un piccolo inciso sugli abbinamenti. Del pane di produzione propria abbiamo detto e viene esaltato dall’Olio EVO che proviene dall’azienda agricola Biologica di Valter Sandri, tra l’altro acquistabile online sul sito del ristorante. Abbiamo pasteggiato con un Vermentino della Cantina Colombera, i cui titolari scopriamo essere imparentati, ma abbiamo dato un’occhiata anche alla fornitissima carta dei vini che presenta una selezione di etichette nazionali ed internazionali in grado di soddisfare l’appassionato più esigente.

Alla fine mi sono chiesto: ma la guida Michelin viene ogni tanto nel levante ligure?

Qui ho trovato veramente tutto: location splendida, passione, grande qualità, piatti originali che esaltano i prodotti, una famiglia che porta avanti ininterrottamente l’attività da oltre 60 anni… Se passate dal levante ligure non perdete l’occasione: uscita autostradale di Sarzana e direzione Ameglia. Attenzione alle indicazioni per Bocca di Magra, che vi invitiamo a scoprire, e tappa alla Lucerna di Ferro che dispone anche di un parcheggio privato  per la clientela. Siamo sicuri che non rimarrete delusi! (Info, orari e prenotazioni: www.lalucernadiferro.it)

Dario Sabatelli

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