Importanti novità nel settore olivicolo, a beneficio dei produttori e, soprattutto, dei consumatori finali. A seguito di quanto stabilito dall’Unione Europea e della pubblicazione, avvenuta nei giorni scorsi, in Gazzetta Ufficiale, è ufficialmente entrato in vigore il nuovo disciplinare di produzione dell’olio Riviera Ligure DOP, uno strumento che d’ora in poi consentirà una maggior tutela e valorizzazione dell’olio ligure, quello prodotto negli oliveti di 186 Comuni della nostra regione.
Rispetto al precedente disciplinare vengono superate le composizioni varietali obbligatorie per singoli territori e le menzioni geografiche diventano facoltative. Questo significa che si potrà produrre un olio a denominazione di origine con le diverse varietà locali sia da sole che congiuntamente. Un altro aspetto importante riguarda l’etichettatura: sarà consentito indicare il nome della varietà o delle varietà di olive, con l’unica limitazione sulla dimensione del carattere il quale non dovrà essere superiore a quello della denominazione.
In etichetta potrà inoltre essere indicata la menzione geografica – Riviera dei Fiori, Riviera del Ponente Savonese o Riviera di Levante –, a condizione che le olive siano prodotte e trasformate nella specifica sottozona.
Un altro importante punto di svolta è la definizione di un unico e più ampio profilo sensoriale dell’olio Riviera Ligure DOP che permetterà di proporre oli con diverse intensità di fruttato – amaro, piccante e dolce -, a seconda delle esigenze dei produttori e delle caratteristiche dell’annata. Per il confezionamento, potranno inoltre essere utilizzati tutti i recipienti consentiti dalla normativa generale, dunque non solo le bottiglie di vetro. In più si potrà confezionare un olio Riviera Ligure DOP anche di menzione diversa all’interno del territorio complessivo delle tre menzioni geografiche. Questa importante novità consentirà lo sviluppo dei diversi territori olivicoli della Liguria, perché permetterà alle aziende di acquistare olive e olio all’interno di tutta l’area di produzione e confezionare un olio a denominazione con menzione geografica oppure senza menzione geografica.
Al riguardo, particolare soddisfazione è stata espressa dal vicepresidente della Regione Liguria, Alessandro Piana, e dal presidente del Consorzio di Tutela dell’olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP, Carlo Siffredi. Queste le loro dichiarazioni.
“Il nuovo disciplinare di produzione pubblicato in Gazzetta Ufficiale in questi giorni – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana – è inclusivo, andando nella direzione della corretta protezione e valorizzazione di tutte le varietà di olive liguri, di un profilo sensoriale più ampio, specchio delle rinnovate esigenze dei consumatori, e fornisce chiaramente sul mercato un olio dal valore ufficialmente riconosciuto, rappresentativo delle specificità locali. Si è così riusciti a contemperare l’esigenza di necessaria rigidità delle norme di tutela con una maggiore flessibilità, capace di stimolare ulteriormente le scelte e la dinamicità aziendale ed imprenditoriale dei produttori liguri. Sono sicuro che questo obiettivo, raggiunto grazie a continui confronti con il Consorzio di Tutela, le Associazioni, l’Organismo di certificazione Made in Quality ed i produttori, darà un ulteriore impulso ad un settore con cui la Liguria si identifica, fonte di presidio territoriale, paesaggistico, nonché di incidenza socio-economica particolarmente rilevante”.
“Dopo anni di lavoro ed investimenti si è giunti a questa importante modifica del disciplinare di produzione – aggiunge Carlo Siffredi, presidente del Consorzio di tutela -, che ci consente di tutelare e valorizzare l’olio prodotto con le olive delle varietà Liguri come ad esempio Taggiasca, Arnasca, Pignola, Lavagnina e Razzola. Il consumatore solo scegliendo le bottiglie con il collarino numerato giallo del Consorzio di tutela avrà la totale garanzia sull’origine, la tracciabilità e qualità dell’autentico e così pregiato olio Ligure”.