Il Moscatello di Taggia premiato a Roma al concorso enologico Città del vino

Il Moscatello di Taggia è nuovamente sugli scudi. Lo storico vitigno del Ponente, riportato agli onori del mondo un decennio fa, dopo aver rischiato l’estinzione, venerdì 7 luglio è entrato addirittura in Campidoglio, a Roma, dove è stato premiato al Concorso Enologico Internazionale Città del Vino. Premiato, addirittura, due volte, nel senso che ha ricevuto la Medaglia d’Oro per i vini bianchi secchi e per i passiti. 

A ricevere la medaglia d’oro il Dott. Piero DOC Riviera Ligure di Ponente Moscatello di Taggia Vendemmia Tardiva 2017 di Da Parodi Società Agricola s.s.a. di Castellaro, nella categoria “Vini bianchi secchi tranquilli IGP e DOP derivanti dalle vendemmie 2019 e precedenti” e il Lucraetio Passito DOC Riviera Ligure di Ponente Moscatello di Taggia Passito 2018 di Soc. Sempl. Agr. Mammoliti di Ceriana, nella categoria “Vini passiti IGP e DOP”. Alla premiazione dei due talentuosi produttori dell’estremo Ponente ligure c’era anche l’infaticabile Enzo Giorgi, referente per la Liguria dell’Associazione nazionale Città del Vino.

Il Concorso Enologico Internazionale Città del Vino nasce nel 2001 come “Selezione del Sindaco”, un nome che racconta tutta l’originalità del concorso; il Sindaco di una Città del Vino presenta idealmente i suoi vini in rassegna, per valorizzare la qualità delle produzioni vitivinicole locali. Il nome è cambiato ma l’originalità è rimasta la stessa: infatti il Concorso Enologico delle Città del Vino – al termine di una selezione che vede coinvolte ancora oggi 12 Commissioni internazionali – premia le aziende vitivinicole e i loro vini, ma premia anche i Comuni dove le aziende operano. Nel rispetto delle regole dettate dall’OIV, Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, il concorso premia solo il 30% dei vini in rassegna, per garantire il massimo rigore e al tempo stesso valorizzare la migliore qualità dei vini, il cui punteggio parte addirittura da 86,2/100.

 

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