PRETI 1851 FESTEGGIA IL 170esimo ANNIVERSARIO
DALLA FONDAZIONE CON TUTTA LA CITTÀ
La storica azienda dolciaria genovese presenta, al Palazzo della Borsa, la mostra e la monografia celebrativa dal 12 al 20 novembre. Giovedì 11 novembre, alle 11, il taglio inaugurale del Nastro.
La storia della Pasticceria genovese va in scena, nella Sala delle Grida al Palazzo della Borsa, dal 12 al 20 novembre.
“PRETI, DAL 1851 DOLCI SPECIALITÀ GENOVESI. STORIA e LEGGENDE”. È questo il titolo con il quale Preti 1851 ha deciso di celebrare i propri 170 anni di storia. Una mostra, nel cuore della Città, in cui i documenti, le foto e le testimonianze di ieri e di oggi si fondono con Genova. In quella stessa Genova con cui, da sempre, l’azienda ha stretto un legame unico e indissolubile.
Giovedì 11 novembre alle 11 si comincia con il taglio inaugurale.
Venerdì 12 novembre le porte della Sala della Grida verranno aperte a tutta la Città e per due settimane tutti i genovesi potranno ripercorrere la storia dell’azienda dolciaria che, da Genova, ha posto le basi per la propria crescita.
Giovedì 11 novembre verrà anche presentata la monografia dal titolo “Se scrive Zena e si legge Preti”. Titolo della monografia e slogan celebrativo, intriso di genovesità e tradizione, che Preti 1851 ha scelto per descrivere al meglio una storia “Superba” fatta di prodotti che da sempre raccontano il territorio come il Sacripante, il Pandolce, i Bis-cotti del Lagaccio e i Canestrelli. All’interno del libro sono stati raccolti non solo i passaggi e i momenti chiave dell’azienda nel corso della sua storia. All’interno della monografia, insieme con i documenti e le foto in originali provenienti dall’archivio storico dell’azienda, sono state raccolte le testimonianze di tanti liguri illustri che hanno deciso di raccontare il proprio ricordo legato al Sacripante, al Pandolce o agli altri prodotti Preti.
L’ideatore di DriveIn, Striscia la Notizia e Paperissima Antonio Ricci. Eraldo Pizzo. I due rappresentanti rossoblucerchiati della Città Claudio Onofri ed Enrico Nicolini. L’attrice Carla Signoris e il collega Tullio Solenghi. Il presidente della Regione Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci. Questi sono solo alcuni nomi che hanno voluto firmare – insieme con l’Amministratore Delegato Angela Gargani, la curatrice della mostra Gaby De Martini e il giornalista Matteo Sacco – la monografia celebrativa di Preti 1851.
“L’idea di questa mostra è nata quasi per gioco solo alcuni mesi fa – sottolinea Angela Gargani, Amministratore Delegato di Preti 1851 – ed è stata una sfrenata corsa contro il tempo arrivare all’allestimento finale. Era però per noi di grande importanza celebrare questo anniversario insieme alla città che da 170 anni ci sostiene con così tanto affetto. Del resto anche il centenario ed il 150esimo sono stati entrambe celebrati insieme a tutti i genovesi e le tradizioni vanno sempre rispettate!”.
“Gusto, storia e tradizione – spiega Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria – c’è tutto questo nei dolci Preti, azienda dolciaria genovese che quest’anno compie 170 anni! Complimenti a tutti coloro che ogni giorno lavorano e si impegnano in questa azienda, con passione e determinazione, e che le hanno permesso di diventare una moderna industria capace di produrre e distribuire le sue specialità genovesi non solo in Italia, ma in tutto il mondo”.
“Quest’anno il biscottificio Preti compie 170 anni, un traguardo storico per un’azienda dolciaria tra le più innovative, celebri e buone di Genova e dell’Italia – ricorda Marco Bucci, Sindaco di Genova – Canestrelli, biscotti Lagaccio, pandolci e colombe sono solo alcune delle specialità che hanno reso Preti un marchio famoso su tutto il territorio nazionale e in molti Paesi esteri, portando il nome di Genova in tutto il mondo grazie ai suoi prodotti unici per gusto e fragranza, frutto del perpetuarsi di una tradizione e di antiche ricette che mantengono immutati i profumi e sapori di una volta. La storia di Preti fonde mirabilmente tradizione e ricerca, attingendo alle migliori materie prime e riuscendo a mantenere una dimensione artigianale nonostante gli importanti investimenti con cui Preti ha saputo dotarsi, nel corso dei decenni, di impianti tecnologicamente avanzati”.