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Latte Tigullio: il modello ligure fa scuola

“Una testimonianza di efficienza al servizio della qualità garantendo massima produttività a ogni metro quadrato a disposizione”.

E’ questa la sintesi del polo rapallese della Latte Tigullio di Santa Maria del Campo. Un sito risalente al 1954 con l’inizio dell’attività dell’azienda – agli albori ditta individuale – fondata dalla famiglia Macchiavello. Originariamente, era un servizio di distribuzione caratterizzato, poi, da un successivo impianto di pastorizzazione e imbottigliamento di latte fresco. Dopo oltre mezzo secolo, e differenti adeguamenti societari, il cuore pulsante, alle spalle di Rapallo, continua la propria missione quotidiana. Lo fa sfruttando ogni minimo spazio a disposizione, senza dimenticare le linee guide dei fondatori, nonostante l’attualità parli di un realtà denominata Gruppo Centrale del Latte d’Italia, che comprende lo storico Centro Latte Rapallo, e garantisce un fatturato aggregato da 180 milioni di euro come terzo polo lattiero caseario a livello nazionale: 415 dipendenti, 320 automezzi refrigerati, 3.400 punti vendita nella grande distribuzione e oltre 12.700 negozi al dettaglio. È all’interno di questo panorama societario che si inserisce il presente e futuro del gioiello produttivo di Rapallo in cui, a pochi centimetri da costruzioni che riportano a una memoria mai cancellata di pollai e contesti agricoli, viaggiano a pieno regime macchinari d’ultimissima tecnologia affinati per garantire qualità, salubrità e funzionalità a chi rappresenta la svolta “green” del gruppo e si è specializzato nel confezionamento del latte in cartoni da litro. Dimensioni e valori di un tempo operano in una mega struttura, quotata in borsa, in cui il rapporto umano resta elemento predominante: “Il dialetto locale risulta vivo anche quando parliamo di alta tecnologia. La nostra parlata spicca pure sul sito aziendale con un’apposita sezione” spiega Donato Rossi, responsabile di uno stabilimento su cui ruotano 56 persone, 45 automezzi e la produzione notturna viene seguita da 9 lavoratori. Il segreto? “Amare il lavoro, queste mura e vivere il mestiere come un valore di famiglia. Insomma, la passione che ti porta a trattare 170 quintali al giorno” spiegano i dipendenti di Rapallo all’interno di un reparto pastorizzazione non più grande di un vano d’appartamento. Chi oggi è leader in Liguria giura amore al proprio territorio con economia e fatti concreti. Oltre alle decine di certificazioni ambientali e qualitative, un forte legame all’arte declinato anche nella parte pubblicitaria, la vicinanza trova conferma nella riscoperta e valorizzazione di antichi prodotti come la prescinsêua, il supporto a innumerevoli iniziative sociali e sportive, ripetute visite guidate alla struttura di Rapallo dove tra i più significativi investimenti spicca una moderna macchina confezionatrice realizzata in Giappone: “Capacità di 12 mila pezzi all’ora nel formato da un litro, 500 e 200 millilitri, confezione che è diventata un vero e proprio trend per il settore. Produzione completamente automatizzata con impianti costantemente manutenuti senza aspettare la rottura all’interno di un ciclo in cui ogni macchina ha un suo doppione per evitare blocchi e garantire che ogni mattina il latte sia puntuale nelle colazioni dei nostri clienti” spiega Mario Restano, direttore marketing Latte Tigullio Centro Latte Rapallo. Tutto, con uno storico obiettivo che va oltre qualsiasi strategia comunicativa o societaria: “La profonda convinzione rivolta alla cultura di una corretta alimentazione. Una missione costantemente ribattuta fin dai tempi in cui a Santa Maria del Campo c’erano solo pollai e non ancora latte”.

Per info: www.lattetigullio.it

Gilberto Volpara

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