E’ la Doc più vecchia della Liguria. Era il 1972, infatti, quando il Rossese di Dolceacqua, o semplicemente Dolceacqua, ottenne la Denominazione di origine controllata. A portare in Riviera il vitigno furono, probabilmente, i greci. In Provenza si diffuse col nome di tibouren, in Liguria con quello di Rossese.
Andrea Doria elesse il Rossese di Dolceacqua quale vino festivo della sua flotta; anche Napoleone ebbe il piacere di conoscerlo, ospite della Marchesa Doria alla fine del Settecento. Lo apprezzò al punto di inviarne qualche botte a Parigi, mentre molte altre lo confortarono nel corso della campagna italiana. La zona di produzione del “Rossese di Dolceacqua” comprende in tutto i territori dei comuni di Dolceacqua, Apricale, Baiardo, Camporosso, Castelvittorio, Isolabona, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima e Soldano, nonché la frazione Vallecrosia Alta, del comune di Vallecrosia, e quella di Mortola Superiore, S. Bartolomeo – Carletti, Ville, Calandri, S. Lorenzo, S. Bernardo, Sant’Antonio, Sealza, Villatella, Calvo-S. Pancrazio, Torri, Verrandi e Calandria di Trucco del comune di Ventimiglia, e quella parte del territorio del comune di Vallebona che è situata sulla riva destra del torrente Borghetto.
Massimo Ponzanelli, anima dell’Onav di Genova, ne parlerà mercoledì 20 maggio alle 18,30 sulla pagina Facebook Onav Genova Group con Maurizio Anfosso di Ka Mancinè, giovane, ma affermata, azienda vitivinicola che produce principalmente Rossese di Dolceacqua. “Con lui si parlerà di questo territorio dove il vitigno Rossese riesce a dare vini di grandissima caratura. Assaggeremo poi in diretta una vecchia annata dì Dolceacqua e tenteremo inoltre di proporre anche un abbinamento gastronomico. Buon vino a tutti!”, commenta Massimo.