A Laigueglia ha preso il via il progetto di riutilizzo di un’erba che in Liguria aveva in passato un ampio uso in cucina e in medicina con un’intenso commercio come pianta officinale grazie alle sue proprietà terapeutiche. Il Crithmum maritimum è una pianta erbacea diffusa dalle zone costiere del Mar Mediterraneo fino alle coste atlantiche dell’Inghilterra e della Scozia. Il nome comune in italiano è Finocchio Marino mentre Erba di San Pietro fa sicuramente riferimento al fatto che tale erba era in passato fortemente utilizzata dai marinai, di cui il santo ne è il protettore, per la sua efficacia contro lo scorbuto. Gli erboristi rinascimentali la chiamavano infatti Petrus Crescentius. Celebre è la citazione all’interno del King Lear (1605) di William Shakespeare: “A mezza costa sta aggrappato colui che raccoglie l’erba di San Pietro: mestiere terribile”. Proprio in riferimento a coloro che rischiavano la vita per raccogliere quest’erba sui dirupi delle scogliere di Dover. Il suo sfruttamento commerciale aveva raggiunto nel secolo scorso una tale diffusione che numerosi naturalisti ne denunciarono la progressiva scomparsa da molte zone rivierasche compresa la nostra costa ligure fino a Nizza. Sono molte le sue proprietà grazie alle diverse sostanze contenute nelle sue foglie ed in passato era ampiamente usata per le sue qualità terapeutiche. Si pensava infatti che favorisse i processi digestivi e depurasse il sangue dalle tossine. Ha un alto contenuto di vitamina C ed i suoi oli essenziali venivano utilizzati per preparare profumi, saponi e creme. E’ una pianta commestibile dal sapore leggermente piccante con una nota di amaro. In cucina le foglie carnose possono essere usate in insalate, salse aromatiche, per condire la pasta o all’interno di impasti e frittate. Si possono conservare in acqua e aceto o sott’olio. Il suo abbinamento naturale è con i piatti a base di pesce. Ci raccontano ancora di qualche pescatore che dopo il rientro a terra raccoglieva qualche ramo di erba San Pietro per farlo cucinare a casa con il pesce appena pescato. Daniele Ziliani ha raccolto tutte le informazioni e ha intrapreso il progetto di un liquore realizzato tramite la macerazione dell’erba. Il liquore prende il nome da un altro nome volgare dell’erba detta proprio “Spaccasassi” per la sua capacità di vivere lungo le scogliere sassose crescendo nelle fenditure delle rocce. Si comporta infatti come una pianta del deserto e resiste molto bene alla salsedine ed al caldo. Daniele ci racconta con entusiasmo l’avventura intrapresa:
“Questo progetto nasce dalla volontà di recuperare e valorizzare l’erba di San Pietro, un elemento che in passato aveva per la Liguria una notevole importanza come presenza ed utilizzo. Oggi la sua limitata presenza rispetto al passato è garantita nel nostro ponente ligure dalle favorevoli condizioni ambientali di zone litoranee più protette come la nostra baia al riparo del promontorio di Capo Mele. Nella nostra idea era anche stimolante utilizzare un ingrediente che mantiene già nelle sue caratteristiche un legame così forte con gli elementi naturali che lo circondano: le nostre scogliere più incontaminate, che preferisce come habitat di crescita, il calore del sole e gli spruzzi dal mare portati dal vento, da cui assimila il suo timbro fortemente aromatico e salmastro”.
Il liquore nasce seguendo una ricetta artigianale di famiglia che tramite la macerazione dell’erba ha permesso di creare un prodotto che mantiene tutte le sue caratteristiche naturali. Non era voluta ma non è stata comunque necessaria nessuna correzione al colore o al sapore con additivi o altri ingredienti.
Una gradazione non eccessivamente alta serve a mantenere la giusta persistenza ed equilibrio tra gli aromi. Scelta fatta nonostante qualche battuta sulla parsimonia dei liguri nell’uso di un ingrediente da sempre costoso come l’alcool all’interno delle ricette di amari e liquori. Per lo “Spaccasassi” sono state avviate le procedure per il riconoscimento di prodotto De.Co. del comune di Laigueglia. Se volete acquistarlo la distribuzione è cominciata con il mese di luglio e lo troverete nelle migliori enoteche liguri. Potete già trovarlo presso la sede dell’Enoteca Regionale Ligure di Ortovero (SV) che ne ha apprezzato le caratteristiche e la volontà del progetto. E’ disponibile anche presso l’Antica Osteria La Sosta di Laigueglia dove il liquore è nato. Vi consigliamo di degustarlo a fine pasto. Daniele Ziliani sarà ben felice di illustrarvi tutte le fasi della lavorazione ed accompagnarvi nell’assaggio.