Bollicine Luccicanti Liguri è l’evento AIS che si è svolto mercoledì 17 luglio presso l’Hotel Vis a Vis di Sestri Levante.
Presenti gli enologi Giorgio Bacigalupi e Andrea Magliano in rappresentanza dei rispettivi territori, del levante e del ponente; e poi ben sette produttori liguri, ognuno con il suo metodo classico: Bruzzone, Deperi, Visamoris, Durin, Bisson, La Vecchia Cantina, Maffone.
Il delegato AIS, Sergio Gareffa, da avvio alla serata.
Si parte quindi con un po’ di analisi tecnica, ad opera dei sapienti enologi, volta a permetterci di inquadrare al meglio il singolare prodotto che ci accingiamo a degustare. Perché se per le bollicine siamo abituati a sentire parlare di uve come Chardonnay o Pinot Nero che per le loro caratteristiche ben si prestano ad essere spumantizzate qui si tratta invece di tutt’altre uve. Sono la Bianchetta, il Vermentino, il Pigato. Vini la cui storia è consolidata nella produzione di vini fermi mentre quella del loro impiego per la spumantizzazione è tutta da scrivere, o quasi.
Si giunge dunque al momento dei produttori e della degustazione.
Si parte con Andrea Bruzzone, produttore della Valpolcevera; il suo metodo classico è Janua uno spumante composto al 70% da Bianchetta e al 30% da Vermentino, con 18 mesi di affinamento. Lo spumante di Bruzzone, come lui stesso lo definisce è una “Bianchetta con le bolle”, un vino semplice ma interessante, immediato ideale per un aperitivo o abbinamenti tipici come focaccia, farinata o frisceu.
Segue la Cantina Deperi, situata a Ranzo nell’imperiese, il suo metodo classico è 100% Pigato con 30 mesi di affinamento. Presenta un bel corredo olfattivo e una spiccata acidità che ben si presta ad abbinamenti con piatti più complessi, anche con una certa grassezza.
Anche la cantina Visamoris situata lungo la strada per Vasia sempre nell’imperiese, porta un metodo classico 100% Pigato con 40 m
esi di affinamento; anche questo ha un bel bouquet olfattivo e un piacevole equilibrio di sapidità e freschezza e ben si presta ad abbinamenti a tutto pasto.
Si arriva a Durin, azienda di Ortovero in provincia di Savona che propone Basura, un metodo classico 100% Pigato con 30 mesi di affinamento nelle grotte di Toirano; si tratta di un vino molto avvolgente, con una bella struttura e un bell’equilibrio che fa pensare ad abbinamenti con piatti importanti e anche a tutto pasto.
Attraversiamo la Liguria e ci spostiamo a levante con la cantina Bisson, Sestri Levante, che in qualche modo porta la novità nella novità con un metodo classico a base Bianchetta affinato a 60 metri sotto il livello del mare per 12 mesi. Un vino originale, di grande freschezza, accattivante al naso e al palato. Sicuramente adatto come aperitivo ma anche con preparazioni a base di pesce.
Con la Vecchia Cantina si torna a ponente, a Salea, Savona; in degustazione U Bertu, spumante 100% Pigato con 60 mesi di affinamento. Un vino intenso con un bel corpo, che pur rimanendo adatto per l’aperitivo si presta ad abbinamenti con piatti più complessi.
In ultimo Maffone, di Pieve di Teco nell’imperiese che stupisce portando Dueluglio uno spumante rosato 100% da uve Ormeasco con 18 mesi di affinamento; un vino morbido, fresco che mantiene una leggera nota tannica. Anche questa bollicina rimane ottima sia per un aperitivo che per un tutto pasto.
Sul finale due sorprese, due rifermentati, metodo ancestrale. Metodo che, in breve, prevede che la prima fermentazione venga bloccata e la rifermentazione in bottiglia avvenga sfruttando gli zuccheri residuati dalla precedente fermentazione che si è interrotta. Due cantine in rappresentanza, La Careccia che propone una degustazione in anteprima e Cascina Praié; il primo 100% Vermentino il secondo 100% Lumassina. Due vini soprendenti, in costante evoluzione, intensi, complessi, con un palato persistente.
Bollicine Luccicanti Liguri: nove interessanti degustazioni, nove bicchieri nei quali non sentirete un assaggio uguale ad un altro; al massimo alcuni punti in comune. Per esempio troverete che il Pigato spumantizzato dà leggere note di idrocarburo da leggersi non come difetto ma come nota tipicità di questo vitigno; e poi troverete molto di più dei sentori di crosta di pane, che a volte saranno quasi impercettibili. Troverete bei bouquet fruttati con note di agrumi, frutti a polpa gialla, troverete le erbe aromatiche, importanti note marine, iodate, salmastre.
Non vi resta che andare ad assaggiarli, anche perché in queste poche righe manca ancora tanto della storia di ognuna delle persone che ha lavorato duramente per regalarci un bicchiere sorprendente, per cui vi invito a recarvi da questi produttori, perché ognuno di loro ha una bella storia di passione e di coraggio da raccontare e un buon vino per dire quanto anche la nostra Liguria possa cedere al vino, sorprendendovi.
Bollicine Luccicanti Liguri