L’unione fa la forza e la convenienza. Si potrebbe riassumere così il contenuto del Progetto, avviato dalla Cooperativa olivicola di Arnasco, che punta a fidelizzare i suoi soci e a farli crescere di numero (attualmente sono quasi 300, di cui 134 riconosciuti dal Sian, il Sistema informativo agricolo nazionale). La Cooperativa, nata nel 1984, promuove l’agricoltura tramite la gestione del frantoio sociale, il ripristino di uliveti incolti con tecniche di coltivazione biologica e micorizzazione, ed è già riuscita ad aumentare del 15 per cento gli ettari recuperati, circa 160 mila metri quadrati, ora gestiti direttamente dai suoi operai. Complessivamente la superficie olivetata riconosciuta è di 134 ettari.
Il Progetto Coop. Olivicola di Arnasco – Programma di attività Triennio 2018-2021, Regg. (Ue) 611-615/14 s.m.i. (questa la dicitura per esteso), comprende tre ambiti principali di intervento: miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura, miglioramento della qualità delle produzioni di olio e olive da tavola e diffusione di informazioni sulle iniziative svolte dalle organizzazioni di operatori. Spiega Luciano Gallizia, da oltre trent’anni presidente e anima della Coop che ha sede nel paese dell’entroterra di Albenga: “Si tratta di un’opportunità importante, con molteplici incentivi in tema di assistenza. Ricordo che per diventare socio non è necessario risiedere nel Comune di Arnasco: l’invito naturalmente non intende sensibilizzare chi è già entrato a far parte della nostra organizzazione, ma è rivolto a tutti”.
Il Progetto prevede interventi collettivi di mantenimento degli uliveti ad alto valore ambientale o a rischio di abbandono, con assistenza tecnica, potature di riforma e l’eventuale realizzazione o ripristino di muretti a secco, utilizzando pietra locale. E ancora: dimostrazioni pratiche di tecniche alternative all’ impiego di prodotti chimici nella lotta alla mosca olearia e piani di osservazione e monitoraggio dell’andamento stagionale. Miglioramento delle condizioni di coltivazione, raccolta, consegna e magazzinaggio delle olive, anche per ridurre i tempi tra la raccolta e la frangitura, al fine di migliorare la qualità delle produzioni. Si punta infine sulla diffusione di informazioni sulle varie iniziative del Progetto, per sensibilizzare e tenere aggiornati i produttori.
La Cooperativa è impegnata in particolare nella valorizzazione della cultivar Arnasca-Pignola. La parola d’ordine è qualità: l’intera produzione è sottoposta a certificazione, dall’arrivo delle olive al frantoio sino alla trasformazione in olio, e ogni etichetta è una carta d’identità che riporta tutti i passaggi della filiera. Il fiore all’occhiello è l’olio extravergine di oliva biologico, una “star” in bottiglia dal gusto delicato ed effetti benefici per la salute.
Si punta anche al mantenimento di percorsi storici, ed è stato realizzato un percorso tra ambiente, storia e cultura denominato “Le vie degli ulivi”. La Cooperativa è proprietaria e gestisce il “Museo dell’olivo e della civiltà contadina”, in piazza IV Novembre 8, e promuove iniziative paesaggistiche e culturali quali la realizzazione dei Murales, sempre in tema di olio e civiltà contadina, ospitati in suggestive nicchie ricavate nel lungo muro con rivestimento in pietra che unisce le due borgate di Arnasco. Organizza inoltre varie manifestazioni, tra cui spicca il convegno annuale e il premio Arnasca d’argento “Civiltà dell’olivo a confronto”. Dal giugno del 2011 Arnasco ospita la sede italiana dell’Alleanza mondiale del paesaggio terrazzato mentre, dal 2013, la Cooperativa è stata coinvolta nel progetto europeo Leonardo, quale rappresentante dell’Italia, per il recupero di antichi mestieri, in questo caso l’insegnamento delle tecniche di costruzione dei muretti a secco.